Seconda sessione di semifinale, per le scuole medie inferiori, che vede qualificarsi, per le finali del 17 Maggio 2017, la Tito Livio (1991) e la Maiuri (1843). Le due scuole hanno preceduto, nell’ordine, la De Sica (1594), Massaia (1589), Pertini 2 ed 1 (1498-1432), Belvedere (1395), Garden House (1368) e D’Aosta (1036).
Si chiude la prima fase del campionato, che consacra, come campione di primavera, più che di inverno, la Caldarelli, fermata sul 2-2 da Archè, cui non riesce il miracolo di acciuffare i play off sul filo di lana. Vittoria, utile solo per le statistiche degli almanacchi, per la Ricola, che chiude al secondo posto a -5 dalla capolista, mentre per l’Axioma, la vittoria, contro la Melluso, vale il premio di tappa come miglior squadra del girone di ritorno. 4 punti anche per lo Spicchi d’Autore, che trova sul proprio cammino un Caffè Borbone svagato, e per il Pub Ten, contro Praiano. Vana, invece, la vittoria della FB, cui la matematica aveva già decretato i play out la scorsa settimana. Prossima settimana doppio turno di gara, lunedì e martedì, per i gironi finali.
Secondo appuntamento, in calendario, per il ranking 250, che ha presentato un saldo generale leggermente inferiore (-123 presenze) rispetto alla prima uscita. Il dato, tuttavia, non va letto in maniera negativa, visto che, da Nord a Sud, con ottimi risultati in pista, si sono avvicendati circa 650 atleti. 10 le tappe organizzate, con quella del Lazio, nel nuovo impianto targato Amedeo Spada, ed in Emilia, presso il Reno Bowling, a registrare il più alto numero di presenze (103 e 107 rispettivamente). Due “300” realizzati, in quel di Portogruaro, per mano di Zanco e a Prato da Bonciolini; una sola donna, Sara Mastrogiacomo, sul gradino più alto di un torneo (Prato) ed una curiosa statistica: nel 70% dei casi, infatti, il giocatore che è riuscito a chiudere in testa la semifinale, ha poi perso il match per il titolo: Fiorentino in Emilia, Riccio in Campania, Gasparotto in Veneto, Sciuto in Sicilia, Arresta in Puglia, Zavalloni nelle Marche e Potettu in Sardegna. Solo Pirozzi in Lombardia, la Mastrogiacomo in Toscana e Magini nel Lazio hanno saputo fare “ein plein” portando a casa il titolo. A questa, a voler essere zelanti, ne potremmo aggiungere un’altra, di statistica, quanto meno curiosa: il podio finale del torneo svoltosi a Sorrento ha visto premiati 3 giocatori mancini (Iaccarino e Riccio del Killer Pins e Martino del Superstrike). Non stupisce, invece, quanto verificatosi nel match di finale del Reno Bowling, che ha visto contro Nicola Pongolini ed Antonino Fiorentino, entrambi del Delirium e freschi campioni di doppio. Non vogliamo certo essere ripetitivi o monotoni, ma è dato indiscusso che, ad oggi, questi ragazzi rappresentano il Top che il bowling nostrano possa presentare, entro e fuori dei confini nazionali. Così come speriamo possa essere per il giovane Gianni Cusumano, del Bc Quirinale, che fa il bis in terra siciliana battendo Sciuto, in maniera netta, sulle piste del Games. Infine, un plauso doppio ai vincitori De Vecchi (Cagliari 92) e Petracca (Bc Salerno), protagonisti dei tornei del Joy Village in Sardegna e Bitonto in Puglia, fanalini di coda in termini di partecipazione, ma non di passione, ed un plauso e … mezzo a Molin (a Portogruaro), Luchetta (a Fano), Magini (a Trivigliano) e Pirozzi (a Milano) che completano il quadro dei vincitori, unitamente a Pongolini a Bologna e Iaccarino a Sorrento come sottinteso nel corso dell’analisi.
Al via la prima delle quattro batterie di semifinale per determinare le finaliste del Progetto Bowling & Scuola “Inferiori”, in programma il 17 Maggio p.v. ore 09.00. La Tito Minniti, terza classificata assoluta nel 2015 e 2016, ha chiuso al primo posto la propria sessione (1589), precedendo l’Ariosto (1504). Nettamente staccate tutte le altre: San Giovanni, Galilei, Acacie, Puccini, De Filippo e Troise.
Si delinea la griglia delle scuole finaliste, dopo le ultime due batterie di semifinale. Nella terza sessione, passaggio facile per il Petronio (1197-797) ed il Nitti (1090-801) nettamente avanti rispetto alle altre squadre presenti, Mazzini, Cavalcanti e Galiani. Nella quarta ed ultima sessione, qualificazione secondo pronostico per la Vittorio Emanuele (1098-835) e, a sorpresa, per la Virgilio di Pozzuoli (989-811), che ha saputo sopperire ad un giocatore assente con una grande prova collettiva.
Pari spettacolare fra Caffè Borbone e Pub Ten (2649-2694), con la formazione di Armando Oliva avanti 2-0 con un super Varchetta (267-264) e poi rimontata, nel terzo parziale, grazie all’accoppiata Ytson-Annella (279-258). Vittoria per la Caldarelli, che mantiene saldamente la prima posizione, e per la Ricola, contro l’Axioma. L’Ottica Pascotto, sotto per 0-1 e con la mente già proiettata al play out, si impone sullo Spicchi d’Autore, autore di una delle peggiori serie della giornata (2243).Vittoria di Pirro per la FB, praticamente fuori dai giochi, mentre ad Archè serve un miracolo per centrare una qualificazione sorprendente. Nel prossimo turno, ultimo della prima fase, infatti, la squadra di Autiero affronterà la capolista, lanciata anche per la conquista del premio di tappa. Il cartellone prevederà, inoltre, Spicchi d’Autore-Caffè Borbone; Axioma-Melluso; Ricola-1926; Ottica Pascotto-FB e Pub Ten-Praiano.
Il Vittorio Veneto e il Cartesio si aggiungono alla lista delle scuole finaliste, mettendo in riga le avversarie di turno della propria batteria di semifinale. Il Vittorio Veneto ha chiuso al primo posto con un parziale di 1890 birilli, +19 rispetto al Cartesio (1871). Alle spalle, in ordine, il Niglio (1795), il Rossini (1567), il Telese (1474), Rocco Scotellaro (1396) e Diaz di Ottaviano (1385).
Prima giornata di semifinale, delle quattro previste in questa settimana, per le scuole medie superiori. A staccare il pass per la finale sono il Della Porta – Porzio, con un globale di 1929 birilli (1104+825), e il De Santis, detentore del titolo, con uno score di 1903 birilli (1119+784). Eliminate, nell’ordine di classifica, Degni (1682), Nobel (1666), Elena di Savoia (1564), Giordani (1502) e Livatino (1357).
E’ il Veneto, per questo 2017, ad ospitare la finale dei campionati italiani di doppio. A Portogruaro è di scena la top class maschile, con Fiorentino-Pongolini, del Delirium, chiamati a difendere il titolo conquistato lo scorso anno ed a caccia di una possibile storica doppietta, di specialità, mai realizzata da quando è stata istituita. Cammino praticamente spianato per il duo del team protagonista della stagione 2016. Unico a mantenersi sopra i 200 di media (3464 lo score delle qualificazioni) e con un vantaggio siderale sulla seconda, il Delirium deve solo gestire le 8 partite di semifinale per arrivare pronto ai match play, da giocarsi sulla distanza del totale di due partite. Col risultato scontato sulla prima posizione, l’attenzione si sposta su quelle di “rincalzo”: Bowling & Games e Cobra, secondi e terzi rispettivamente, perdono una posizione, a favore del Galeone dei Celli, padre e figlio, che dall’ottavo posto salgono fino al secondo. Proprio il Galeone sarà giustiziere dei milanesi, liquidati facile con un parziale di 752-689. Discorso diverso, invece, per il “Games”, che getta letteralmente alle ortiche il passaggio turno, con due partite sciagurate, una a testa per parziale, di Vaccaro e Sottile (154-162) uscendo sconfitti per soli 4 birilli (773-777)! Una volta scampato il pericolo, il Delirium riprende a macinare birilli in un “derby” da ex, contro il Galeone, battuto di misura: 822-803. Condizioni di gioco, dal punto di vista meramente numerico, diverse per la categoria M2, di scena a Montecchio Maggiore. Medie più alte (ben 16 i doppi in … doppia cifra) e molti capovolgimenti in classifica fra qualificazione e semifinale. Il saldo migliore lo incassa l’X-Centric con Coppola ed Isoppo, che passa dall’ottavo al quarto posto, acquisendo il diritto a giocarsi il titolo. La formazione toscana mette in riga prima l’AS 2001 di 25 birilli e poi il Nuovo Mondo (843-793), che aveva chiuso in testa le qualificazioni ed eliminato il Silver Fox nel primo turno 864-831. A Rubano, presso il Big Bowling, è toccato all’M3 scendere in pista. Categoria che ha visto vincere il BC Tatanka (Dante Sanfelici – William Grana), che si è mosso secondo la politica dei piccoli passi: dopo aver chiuso quinti le qualificazioni, infatti, centrano il passaggio al turno di finale, a danno delle Perle Nere, per poi assestare un primo colpo letale, battendo, nello scontro diretto (814-714), i siciliani dello Smiley, che fino a quel momento avevano viaggiato in modalità “Eurostar”. Più teso il match per il titolo, giocato contro i veneti del Portogruaro, ma con esito medesimo: 779-732. Allo Smiley, quindi, sfugge la possibile doppietta, ma non il titolo in fascia M4, conquistato in maniera netta da Enzo Sciuto e Roberto Spinella: +100 in qualificazione sui secondi; +300 in semifinale; e due turni di finale da Top Team: 855-698 contro Castelfranco e 825-776 contro gli Strokers. Per finire, il femminile: nella fascia F1-F2 si è assistito ad un vero e proprio ribaltone, se è vero che la coppia consolidata del King, Morra-Buzzelli, dopo aver chiuso al primo posto qualificazione e semifinale, è crollata contro il Red & Black della Ferina-Tiragallo (742-698), quarte, così come le atlete del Real Team (809-728), sconfitte in un derby tutto piemontese. Nella fascia F3-F4, invece, il titolo è andato all’All Star di Gelichi-Mastrogiacomo. Prime sia in qualificazione sia in semifinale, il duo ha dovuto battere ben due volte … l’Athena Team. Prima la formazione di Viani-La Russa, poi quella delle Caiti.