24 i passaggi di categoria confermati, fra promozioni e retrocessioni di fascia, per i giocatori impegnati nel Grandi Marche. Scontata la promozione a fascia 1, nel femminile, per Claudia Annella, del Pub Ten. La squadra della Sgrosso vede salire di classe anche Mario Del Gaudio (3), Riccardo Ruggiero (2), Giorgio Gragnaniello (2) e “Gino” Yitson (2). In questi ultimi due casi si tratta, addirittura, di un doppio passaggio. Doppio passaggio anche per Mauro Migliaccio (2) dello Spicchi d’Autore, che, tuttavia, vede Coppa e Visconti collocarsi in seconda fascia. La Ricola annota la promozione di Antonio Grassi (1) e la “pesante” retrocessione di Alessandro Martino (2) della Ricola. L’Axioma retrocede con Antonio Manzo (2) ed Umberto Siano (2). Per entrambe le squadre un prezioso vantaggio da sfruttare per il proseguo di stagione. Stesso discorso può essere esteso al Caffè Borbone: Vincenzo Borriello (3), Aldo Iorio (3), Ferdinando Libretti (3), Armando Oliva (3) perdono tutti una categoria guadagnando 5 birilli di handicap a testa. L’Old Friends registra due promozioni, con Santo Gragnaniello (3) ed Anna Riccio (3), ed una retrocessione, con Pina Santamaria (4). In casa Ottica Pascotto, Franco Anacleria (2) e Geppino Pascotto (3) salgono di una categoria. Passo in avanti anche per Ciro Autiero (2), di Archè, Maria Teresa Russo (3) di Caldarelli, Antonio Vicedomini (3) del 1926, mentre per Bruno De Prà (4), della Melluso, passo indietro.
Proseguono le iscrizioni per il primo torneo del 2018, dedicato alla memoria degli amici Bruno Zazzera e Corrado Vanzo. Il tradizionale torneo della Befana si svolgerà dal 4 al 7 Gennaio 2018, secondo le modalità che è possibile trovare nella sezione tornei dedicata. A titolo di chiarezza, si precisa che il torneo prevederà due classifiche separate: quella “pro” principale, che vedrà la partecipazione di tutti i giocatori interessati, e quella “amatore”, intendendo per tale una speciale classifica riservata a tutti gli ex giocatori o semplicemente a coloro che, con la loro presenza in pista, vorranno omaggiare Bruno e Corrado. Per richieste, prenotazioni o info non esitate a contattare Stefano Coppa.
Ultima giornata del 2017 per il Grandi Marche, che si ferma per la pausa natalizia. Lo Spicchi d’Autore mantiene la testa della classifica, vincendo, pur con qualche difficoltà, il proprio incontro con Axioma. La squadra di Peppe Cuomo, ancora imbattuta, mantiene un vantaggio di +3 sulla prima inseguitrice, che in questo caso è il Pub Ten. I giovani di Maria Cristina Sgrosso, che viaggiano con la miglior media a squadra (206) del torneo, hanno ceduto, beffardamente, mezzo punto al Caffè Borbone (864-864), che ad oggi occupa l’ultima posizione utile per accedere al play off. Ancora una vittoria per la Ricola, che passeggia col 1926 (2498-2329) e consolida il terzo posto, mentre rallenta la Melluso, che si mantiene al quinto posto, ma vede avvicinarsi la FB, a cui deve cedere tre punti. In ascesa anche le quotazioni dell’Old Friends. Dopo un inizio stentato, la squadra di Anna Rendina centra la terza vittoria consecutiva e avvicina la zona promozione. In coda sconfitta per Caldarelli ed Ottica Pascotto, mentre Archè riassapora la vittoria dopo lungo digiuno (6 giornate).
Bologna nodo cruciale del bowling italiano, in tema di assegnazione medaglie e titoli nazionali, anche per la finale del Campionato Esordienti … ovvero il nostro futuro che, ironia della sorte, in alcuni casi, getta profonde radici nel passato, come vedremo. Doppio, Tris, Squadra e Master, più che Singolo, visto che era aperto ai migliori 24 uomini e 16 donne in assoluto, le specialità che hanno assegnato i vari titoli italiani. Nella squadra maschile vittoria, schiacciante, per la Campania, che ha fatto perno sul blocco dell’A.S. Sintesi di Striano (NA), davanti a Sicilia e Toscana, con queste ultime due divise da soli 14 birilli. Nel Tris femminile, invece, vittoria per la Lombardia (Carovana, Maccalli, Scantamburlo), mentre argento e bronzo sono andate, rispettivamente, a Toscana e Piemonte. Proprio la regione sabauda ha avuto modo, poi, di rifarsi nel doppio, con Perussono – Dalla Libera, che hanno preceduto le rappresentanti di Lombardia e Veneto. Il titolo maschile di doppio, invece, è sbarcato in Sicilia con il duo dei “Giuseppe” Tutino e Parisi. Gli isolani, con un 192 e 195 di media, si sono lasciati alle spalle la Toscana e l’Emilia. Nel Master, “dulcis in fundo”, le note più appassionanti, sia nel maschile quanto nel femminile. Ma andiamo con ordine: nel maschile, Michael Bonora (Emilia) arrivava più che carico alla finale, dopo averla centrata, di 7 birilli, grazie al “300” realizzato nel corso della quarta partita di semifinale. Il primo round, opposto al siciliano Guarneri, è stato agilmente superato (220-181), lasciando presagire una possibile scalata. Purtroppo la strada gli è stata sbarrata, di un nulla (168-166), da Manuel Fruschera, rappresentante della Lombardia, che avrà la meglio anche nello step decisivo sull’emiliano Adriano Chiarello (380-338). Nel femminile, colpi di scena a gogo e finali di gara caldamente sconsigliati per i deboli di cuore. Infatti, già il primo incontro, fra la Scantamburlo e la De Martino si era chiuso in a favore della lombarda, che avrebbe, successivamente, subito pagato dazio alla D’Elia, figlia d’arte, quasi alla stessa maniera (139-134). La rappresentante della toscana, risultata al termine del campionato fra le regioni più decorate, ha poi battuto, abbastanza agilmente (345-307), Carla Pavone, atleta abruzzese. Conoscendo il background della neo campionessa, ci piace, in chiusura di stagione, voler cogliere quell’elemento imprescindibile che ci permette, anno dopo anno, di essere da qualche parte per l’Italia a celebrare un nuovo campione italiano: la passione per il bowling. Quella passione che ha attraversato tre generazioni, ed unito due famiglie, e ci fa guardare sempre con ottimismo al futuro. Per tutti un prospero 2018!
E’ Claudia Annella, del Pub Ten, la protagonista indiscussa di questa settima giornata. Di ritorno da un’esperienza al Mondiale, a Las Vegas, non proprio da almanacco, la giovane napoletana infila una serie record da 805, nel match contro la capolista, Spicchi d’Autore. Per lei un personale, incluso di handicap, di 250 – 260 – 295! ed uno score che le vale il record assoluto della manifestazione, essendo se non il primo, di certo una perla rarissima. Inoltre, la serie ha contribuito pesantemente a pareggiare i conti con la squadra di Peppe Cuomo, che mantiene ancora la testa della classifica e si gode l’ennesima serie shock di Mauro Migliaccio. Vittoria anche per l’Axioma, ora in un quartetto di inseguitrici, che batte 3-1 la Ricola. La squadra campione in carica, con questa battuta d’arresto, scivola al sesto posto, peggior piazzamento, in assoluto, da 3 anni a questa parte, mentre la Melluso, di contro, battendo 4-0 Archè, di posizioni ne scala ben due (5°). Chiudono il quadro degli incontri le vittorie di Caffè Borbone, su 1926, e di Old Friends, su Ottica Pascotto.
Pari spettacolare fra FB e Ricola, nel derby in famiglia per le squadre del patron Biagio Ferrante. Sotto 0-1 per 10 birilli, dopo il primo parziale, la FB ha assestato un colpo decisivo, nel secondo, ipotecando il totale birilli grazie al 269 di Eugenio Verazzo, nuovo titolare della miglior serie maschile, e 242 di Giuseppe Frasca. La Ricola, dal canto suo, lascia sul campo due punti preziosi che l’avrebbero proiettata al secondo posto, in solitario, alle spalle della capolista Spicchi d’Autore, vincente, ancora, su Caldarelli per 3-1. Vince e convince la Melluso, impegnata contro il Pub Ten. La squadra di Carlo Quaranta, in formazione tipo, lascia praticamente nulla agli avversari e consolida la propria posizione, la sesta, portando il vantaggio a +5 proprio sulla FB. Balzo in avanti anche per Old Friends, non più fanalino di coda. La vittoria per 4-0 sul 1926 la porta in decima posizione, con alle spalle Ottica Pascotto ed Archè, entrambe sconfitte per 1-3 da Axioma e Caffè Borbone.
Si chiude, in anticipo, l’avventura mondiale d’oltreoceano per le nostre due rappresentative, impegnate, per giorni, sulle ostiche piste di Las Vegas. Dalla trasferta americana, di certo, non ci si aspettava di tornare con qualche medaglia (ma il tris, con un diverso finale nella prima serie, lo avrei proprio voluto vedere), quanto con un mattoncino in più da aggiungere alla crescita sportiva e mentale di un gruppo ormai consolidato, specie nel maschile, dove il navigato Marco Reviglio ha portato a casa un onorevole 203 di media e dove il giovane Nicola Pongolini, per un po, ha accarezzato l’idea di centrare la qualificazione al master. Il lato sportivo è stato messo a dura prova, dalla scelta di un condizionamento che ha creato non pochi problemi anche ai giocatori che, del bowling, ne fanno il proprio mestiere. Ed, in effetti, sui media internazionali, si sono susseguite, diciamo, critiche e dibattiti rispetto ad altri “pattern” adottati in altre competizioni. Questo non vuole essere certamente un alibi, da servire ai nostri giocatori, ma a guardar le classifiche, maschili e femminili, è possibile vedere che molte sono state le vittime eccellenti. Nomi e cognomi che abbiamo imparato a conoscere, perchè primi nelle classifiche europee. Eh già! Ma qui siamo al mondiale, cari amici, ed allora vuoi vedere che … non sempre l’erba del vicino è più verde? O meglio, dipende dal vicino a cui fai riferimento per capire quanto lo è? Al mondiale la scena se la son presa i giocatori, dai nomi improponibili, che di solito non vedi, che non frequenti, che magari non so belli neanche dal punto di vista stilistico o della strategia, ma so efficaci assai: gli asiatici, che sono apparsi molto a loro agio, con il loro stile, su questo pattern; Giappone, Korea, Malesia, Indonesia, Taipei, Singapore, Hong Kong, nel maschile come nel femminile hanno sempre “bazzicato” il podio, lasciando poco spazio alle “europee” nordiche (in attesa delle ultime medaglie). E allora il bello di questo mondiale è stato anche questo, averci aperto una finestra su una realtà fortemente in espansione, una realtà da cui possibilmente prendere spunto per continuare a crescere, certo con le dovute proporzioni, perchè ne manca di strada per arrivare al circuito mediatico di cui gode il movimento asiatico. Ma per una volta potrebbe essere interessante che fossimo noi a copiare loro in qualcosa!