Torneo praticamente completo il Città di Napoli con 40 squadre, sui 42 posti previsti, a poco meno di 15 giorni dall’inizio. Ci duole, purtroppo, non poter accontentare le ulteriori richieste giunte per i turni del sabato, secondo le nuove disposizioni aziendali. Saremo quanto più tempestivi possibile per informare gli interessati in casi di defezioni dell’ultimo momento.
Banco decisamente più tecnico, quello veneto, nella settimana del tour 500 federale. Medie ragguardevoli, col taglio a 16 fissato in ex aequo a quota 1.310 e parterre di finalisti di tutto rilievo, con ben 13 giocatori di categoria 1 (incluso una donna, unica a qualificarsi) e 3 sole categorie maschili di fascia 2. Top score, manco a dirlo, per Antonino Fiorentino, dei Delirium, con un 1.455 frutto di una partenza amara. Eh si, perchè dopo l’apertura di gioco con 276, il “neo” bolognese si è imbattuto in un beffardo birillo 10, che gli ha negato la gioia per il suo ennesimo “300”. Se per l’azzurro la partenza si può dire, con ironia, amara, non così è stato per la conclusione di Fanizza. Il mancino, in forza ai Cobra di Milano, infatti, è stato eliminato dalla semifinale per differenza partita con Malchiodi, “senatore” di lunga data, rientrato da protagonista nel giro agonistico. La strada verso il titolo è stata alquanto dura ed articolata, complice un format decisamente impegnativo: una prima semifinale, per ridurre il numero degli atleti da 16 a 8 ed un petersen per decidere il podio. La Daniela Buzzelli, unica donna a qualificarsi, è stata protagonista della prima fase, chiudendo al primo posto, di un birillo avanti a Nicola Pongolini (1.314), che insieme al proprio compagno di team era fra i papabili alla vittoria. Un pronostico confermato nella seconda fase di finale, dove ha preceduto, abbastanza agevolmente, Marco De Paris dei Cobra, che ha chiuso al secondo posto, nonostante abbia ottenuto lo stesso score di Alessandro Del Carmine (2.893), in virtù della vittoria nello scontro diretto. Per Pongolini ancora vittoria che va ad impreziosire un palmares di tutto rispetto … data la giovane età!
Dopo l’ultima vittoria, ci ha provato Tommaso Radi (Delirium) a confermarsi Re di Roma, in pista in quel di Ciampino per la tappa 500 del Tour Italiano. Ma facendo riferimento ad un passo di una nota serie TV, ambientata alla fine degli anni ’70, che recitava (ovviamente con chiara cadenza dialettale) che “Roma nun vo padroni” ci hanno provato in molti ad ostacolare il percorso dell’azzurro verso la seconda vittoria stagionale casalinga. In qualificazione il segnale era già arrivato da Matteo Magini e Mirko Marsili, che lo avevano preceduto in classifica, sopra quota 1.300, mentre in semifinale il gruppo dei “franchi tiratori” si era allargato ai cinque atleti in lizza per la fase che potremmo etichettare come “sudden death”, visto che prevedeva l’eliminazione su partita secca. Nomi diversi dai primi due, ma mossi dallo stesso intento. Tuttavia, come accaduto nel precedente appuntamento, Radi prendeva agilmente la testa della classifica della semifinale (1.293), passando con disinvoltura anche i due step successivi. Nel match per il titolo, però, ha trovato qualcuno che è stato più “Freddo” , tanto per restare in tema, di lui, ovvero Francesco Sciascia, del Blue Team, che, dopo il quinto posto in qualificazione, il secondo in semifinale e due step di “sudden death” superati acciuffando sempre l’ultimo posto utile, si è imposto 218 – 191. Per Radi fatale, invece, è stata la quarta partita (!) da 190 giocata nel corso dell’intero torneo.
La capolista Spicchi d’Autore cade ancora. La FB Distribuzione vola. Axioma batte Ricola in un match spettacolare. Pub Ten torna alla vittoria e respira. Stop pesante per la Melluso. 5 punti per sintetizzare la diciottesima giornata, che ha visto la brutta caduta della capolista (2.317), per una volta mal assistita da Mauro Migliaccio, in versione Mario Rui, che perde anche la testa della classifica di categoria di singolo, a favore di Formisano (Caffè Borbone). La formazione di Peppe Cuomo è stata battuta 3-1 dal Pub Ten che, dopo lunga striscia negativa, incassa 3 punti preziosissimi in chiave promozione. La vittoria, infatti, permette al team della Sgrosso di scavalcare la Melluso, sconfitta, in formazione rimaneggiata, dall’Archè ed adesso fuori dalla Top 6. Axioma e Ricola, invece, regalano un match di alto profilo (2.596 – 2.495) che porta tre punti alla causa del team torrese, adesso al quinto posto con un vantaggio di +2.5 sulla zona promozione.