E’ la Melluso a rimanere fuori dal girone play off, dopo una corsa appassionante lunga settimane e la sconfitta per mano dell’ Old Friends. La prima fase si chiude, quindi, con i primi verdetti di stagione: la FB mantiene la testa della classifica e ripartirà, insieme allo Spicchi d’Autore, che la segue al secondo posto, con un bonus punti di +4. Caffè Borbone e Ricola, che chiudono al terzo e al quarto posto, e ripartiranno con un bonus punti di +3 e +2, rispettivamente, hanno dato vita, invece, ad un match pirotecnico, terminato sul 2-2 e con un Martino in versione Champions (755). Pub Ten ed Axioma, entrambe in bilico fino all’ultimo, sono entrate a braccetto, a pari punti, nel girone finale. Massima soddisfazione per l’Axioma che suggella il record della miglior partita maschile, grazie a Cosimo Mola, che realizza il primo “300” del torneo (avendolo realizzato alla prima partita il record non potrà essere eguagliato). Il girone play out era già definito nella sua sostanza. Mancava di conoscere solo quale delle big sarebbe “retrocessa”. Melluso ed Old Friends partono con i favori del pronostico, anche grazie al bonus punti di +4. Attenzione massima, infine, alle possibili outsider: 1926 in primis, ma anche Caldarelli, Archè ed Ottica Pascotto.

Tripletta “Delirium”, nell’appuntamento di Aprile con il Tour 250. Fiorentino, Santu e Radi, infatti, si sono imposti, rispettivamente, nei tornei di Casalecchio, Nerviano e Trivigliano, aggiungendo ulteriori trofei ad una bacheca già ricca di per se. Ma andiamo con ordine: In Emilia, dopo due serie praticamente identiche (1.357 in qualificazione e 1.317 in semifinale), Antonino ha liquidato, in maniera abbastanza netta (229-164), Denis Reggiani, dell’A.S. 2001, che aveva chiuso al primo posto le qualifiche con un personale di 1.420. Curiosità: quest’ultimo, in 14 partite giocate, ne ha sbagliate praticamente solo due (163 -164) e di queste la seconda gli è stata fatale. In Lombardia, Walter ha domato, di misura, Alessandro Del Carmine (185-170), dopo aver difeso la posizione contro la padrona di casa, Sara Perticati (244-190) ed aver disputato una qualifica (1.265) non proprio esaltante. Nel Lazio, infine, “Tommy” si è ripreso lo scettro di Re, battendo la Katia Ricciardi, della Tiam, 179-150, dopo aver chiuso qualificazione (1.391) e semifinale (1.386), in entrambi i casi, con un vantaggio medio di +130 birilli sul secondo! Al di la della tripletta, gli altri “campi” hanno, ugualmente, offerto spettacolo e spunti di riflessione, come a Montecchio Maggiore (Veneto), dove Federico Allegro, del Black Panthers, si è aggiudicato il titolo, dopo aver battuto il compagno di team, Davide Tosato, 279-243. Per Allegro, che aveva chiuso a centro classifica le qualifiche, così come Tosato, 3 partite da incorniciare, fra semifinale e finale (299 – 279 – 279), ed il rimpianto di non essere riuscito a portare a casa la partita perfetta. Altro tipo di rimpianto, invece, siamo sicuri avrà accompagnato il sonno domenicale di Zambon e Zorzan, dominatori delle qualifiche, con personali sopra i 1.400, ma fuori dai giochi di vertice in semifinale. A Prato, dopo un Europeo Juniores tutto sommato soddisfacente, Emanuele Camponesco, degli Strokers, è tornato a martellare le piste, battendo il compagno di squadra Matteo Bonanno 192-156. Per il giovane azzurro, torneo tutto in testa (1.463 in qualificazione e 1.367 in semifinale) ed una sola partita sbagliata, l’ultima della semifinale (ma ininfluente ai fini della classifica n.d.r.). A Striano, in Campania, doppietta BC Salerno, con Pasquale Saldamarco vincente sul compagno di sempre Carmine Postiglione (217-214), che aveva chiuso in testa la semifinale. A Palermo, sponda Bowling & Games, infine, l’applicazione di uno dei classici dello sport, senza scomodare i passi del vangelo: “gli ultimi saranno i primi”. Daniele Miceli, dell’Etna Pins, infatti, dopo aver afferrato l’ultimo posto utile in qualificazione (1.308), ha dominato la semifinale (1.387) e liquidato con autorevolezza il palermitano Mario Lo Faso, 258-185.

A volte ho la sensazione che la nostra mente sia presa da questioni poco importanti, da polemiche di basso profilo e sfugga ai nostri occhi ciò che invece è più prezioso. E cosa c’è di più prezioso del nostro Futuro? In questi giorni ho capito che il nostro Futuro è più bello e ha il viso pieno di sogni di Leonardo, Emanuele, Giorgio, e Mario, un diciottenne un quattordicenne e due tredicenni; sono loro i nostri piccoli moschettieri che nelle fredde lande di Aalborg hanno tenuto alto il nome del nostro paese e del nostro Bowling al Campionato Europeo; lo hanno fatto con grandissima dignità, serietà e impegno. È bello vedere nei loro occhi la passione per il gioco che tutti amiamo, un piccolo miracolo, sapendo quanto è difficile farla nascere nelle nuove generazioni; Noi più grandicelli abbiamo ora solo un dovere: prenderci cura di loro come si fa con tutto ciò che è prezioso. Quindi per cominciare cari Leonardo, Emanuele, Giorgio, e Mario vi facciamo un grande applauso, e se non lo sapete vi ricordiamo che siete il nostro orgoglio. Siamo sicuri che ci farete sognare ancora per molti anni. Bentornati.