Partita la seconda edizione del Memorial Cirillo, tappa 500 del tour italiano, organizzata dal Bc Superstrike. 18 atleti in pista, messi di fronte ad un condizionamento rivelatosi più ostico del previsto. Dopo il primo set di qualificazione guida la classifica il “cinese” di casa Yitsong Lou, dei Killer Pins, con 1.196 birilli. 100 birilli (!) avanti al secondo, Antonio Manzo degli Indians. Ricordiamo che i primi 16 della classifica accederanno alla finale di domenica e che al seguente link è possibile consultare la classifica quasi in real time: Classifica Real Time mentre in basso a destra, nella sezione tornei, è disponibile lo streaming degli score, visibili anche cliccando su questo link Streaming Score Live
E’ dello Spicchi d’Autore il colpo più eclatante della serata, la settima della fase finale. La squadra di Peppe Cuomo, in rimonta, ha, infatti, battuto la capolista Caffè Borbone (3-1), in serie positiva da quattro giornate, accorciando le distanze a -3.5. Rallenta la FB, fermata dall’Axioma (1-3), mentre la Ricola deve sudare non poco, per aver la meglio sul Pub Ten (3-1: 2647-2520). Nel girone B, grandissimo equilibrio alle spalle della capolista Old Friends, in fuga solitaria dopo la vittoria 3-1 sul 1926 (+6). Infatti, da Caldarelli, che ha pareggiato con la Melluso ed è seconda, fino ad Ottica Pascotto, nuovamente fanalino di coda, dopo la sconfitta con Archè, intercorrono solo 2 (!) punti. Se il girone A è quasi definito, quello B si prospetta molto avvincente.
Dovrebbe essere questa la soglia definitiva del torneo, che prenderà il via Giovedì 31 Maggio ore 19.00 col primo turno di qualificazione, ma che vivrà un prologo, Martedì 29 Maggio ore 20.30, con un turno riservato esclusivamente alla partecipazione di giocatori esordienti. Riproponendo la positiva esperienza già sperimentata a Striano, in occasione del torneo 250, il format prevederà un set di 6 partite, ad un costo agevolato, che vedrà accedere alla finale, che si giocherà sempre di domenica, unitamente a quella “maggiore”, i migliori 4 classificati che, col riporto del 30% dei birilli abbattuti, si contenderanno i premi, in materiale sportivo tecnico, messi in palio dall’organizzazione, sulla distanza delle 4 partite. Per adesioni e/o informazioni, gli interessati potranno rivolgersi all’organizzazione, contattando il 347 0664722
Nell’ultimo triennio, grazie ad internet, siamo riusciti a fissare, nella memoria dei più, i momenti agonistici principali del bowling nazionale, quasi in “real time“, segno che, come spesso si sente dire, in barba a chi da tempo cavalca il mostro della cosiddetta crisi, … “c’è vita su Marte”. Un’affermazione vera, tuttavia, solo in alcune zone del nostro stivale, ma che, al contrario, ci torna difficile ritrovare in un contesto locale quale la regione Campania. Per anni realtà di peso, sia in termini politici sia numerici, la Campania vive oggi praticamente fuori dal “circus”, incapace di reggersi, autonomamente, sulle proprie gambe. Esistono ancora piccole nicchie, che si adoperano per sostenere il movimento, a partire dalla base, ma sembrano quasi gocce in un mare infinito. Scelte aziendali, diverse fra loro, hanno fatto diminuire, nel tempo, drasticamente il numero delle piste disponibili (media: 11.60) e sparire, nel vero senso della parola, molte altre. Un pantano, che priva i giocatori di poter vivere, in casa, un Campionato Italiano, piuttosto che per un’Associazione Sportiva sperare nell’ampio contributo, numerico, di altre regioni, per condurre in porto un torneo del circuito. Eppure, come sempre ottimisti per DNA, ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno. Il ritorno del Comitato Regionale, a seguito dell’incremento del numero delle associazioni iscritte, deve essere il primo step dal quale partire per una ricostruzione generale. Una ricostruzione che deve avvenire, in primis, con una sorta di rieducazione morale dei giocatori, per anni abbagliati dalle sirene di mecenati che, bontà loro, hanno, a torto, fatto intravedere i presupposti di uno pseudo professionismo, sparito in un batter di ciglia. 200 giocatori, con almeno una partita al proprio attivo, nel 2017, e 190 ad oggi (fonte crd fisb) sono davvero poca cosa. Manca il contributo, fondamentale, da parte della base. L’impegno di promuovere il bowling come si faceva un tempo. Inutile attribuire alla sede centrale o agli organi periferici colpe non direttamente ascrivibili a loro, se in tanti continuano a sostenere che il compito della promozione e dell’informazione spetta ad altri. Spetta a tutti, in base ai diversi livelli. E’ da qui che dobbiamo ripartire, prima che su … Marte la vita si estingua.
Una settimana al via della seconda edizione del Memorial Cirillo, tappa 500 del Tour Italiano. Al momento sono poco meno di 100 le adesioni, ma l’organizzazione conta di poter raggiungere una quota rotonda nei prossimi giorni. Per eventuali richieste o necessità gli interessati possono contattare l’organizzazione al numero 347 0664722.
Si informano tutti gli interessati, che ci è stata portata all’attenzione la mancanza di un passaggio importante nel regolamento e relativo alla fase a gironi. Come si evince dal calendario, ad inizio anno pubblicato, al termine della fase finale e successivamente alla disputa del singolo, è prevista un’ulteriore giornata di gara, i cui incontri saranno determinati dalle posizioni in classifica e che vedrà in palio sempre 4 punti. Altresì, nella parte introduttiva del regolamento, il format viene articolato su 33 giornate complessive. Si prega voler dare massimo risalto alla notizia.
Con quasi 7 punti di vantaggio (i medesimi che nel girone B intercorrono fra la prima e l’ultima), il Caffè Borbone inizia a mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale. Nella prima giornata di ritorno, della fase finale, il Team di Armando Oliva ha steso l’Axioma 4-0, con un’altra prova maiuscola (2.616-2.356), ed allungato ancora sul duo inseguitore Spicchi d’Autore – FB, entrambi vincenti per 3-1 su Ricola e Pub Ten, rispettivamente. La classifica risulta, oggi, spaccata esattamente a metà: tre e tre. Mantiene, invece, un certo equilibrio il girone B, dove l’Old Friends vince ancora e allunga sulla seconda, il 1926, sconfitto dalla Caldarelli, che si rilancia in vetta (terzo posto). Crolla la Melluso, sconfitta 0-4 dall’Ottica Pascotto che lascia il classico “cucchiaio di legno” ad Archè.
Considerata sorella minore della World Cup, la Silver Cup ha messo in pista numeri di gran rilievo con 176 giocatori iscritti, fra uomini e donne, e medie degne di nota, con il taglio, nel maschile, a 1.255 ed il 30° classificato (sui 120 partecipanti) a 1.200 tondi. Il migliore, in qualificazione, è stato Davide Sacchi, degli Strilanders, con un personale di 1.369 birilli, frutto di uno strappo iniziale, di stampo “internazionale”, di 768 birilli in tre partite (233-267-268). Strappo che non è riuscito a ripetere, però, nel corso del proprio girone di semifinale, dove, partito in sordina (544), si è dovuto accodare a Loris Massa, dello Strike Cervere, nonostante un finale prorompente, accontentandosi, quindi, del bronzo, poi vinto (410-334) agevolmente contro il piemontese Giuseppe Chianca del Real Team, unico giocatore di fascia 4 in gara. Due, dei cinque, fascia 3 iscritti, invece, si sono ritrovati di fronte nel match per il titolo: Loris Massa, infatti, si è trovato sulla propria strada Claudio Rubagotti, del Game City, quarto in qualificazione, con 1.295, e vincente del proprio raggruppamento grazie anche alle 6 vittorie sui 7 incontri giocati. Il match per il titolo è stato a senso unico, con quest’ultimo in totale controllo, grazie ad un doppio 230 (232-233) giocato: risultato finale, 475-416. Nel femminile, invece, le medie si sono notevolmente ridimensionate, con nessun atleta in grado di andare in … doppia cifra. La classifica ha visto protagonista, in qualificazione, la sarda Nicoletta Anedda (Cagliari Bowling 92), che ha preceduto la bolognese, dell’A.S. 2001, Luana Viani. L’Associazione emiliana, di fatto, ha “aperto” e … “chiuso” la classifica, visto che l’ultima posizione utile (per soli 3 birilli!) l’ha colta Luciana Cafaro (1.070), beffando l’avversaria Carla Pavese, del New Primavera. Le prime due delle qualifiche, successivamente, hanno saputo confermarsi nei rispettivi gironi, ritrovandosi contro nel match per il titolo, vinto dalla emiliana sul filo di lana: 379-370. Per la Monica Mazzarino, del Primatist, invece, bronzo di consolazione, grazie alla vittoria (398-318), netta, sulla Paola Barison del Black Panthers.
Con la vittoria del De Sanctis si chiude l’edizione 2018 del Progetto Bowling & Scuola, che ha movimentato, nel suo complesso, circa 8.000 ragazzi. L’istituto partenopeo ha totalizzato 2.292 birilli, fra rappresentativa maschile e femminile, precedendo nettamente il Vittorio Emanuele II (2.172), che lo scorso anno aveva trionfato. Terzo posto per il Vittorio Veneto con 2.081. A seguire le altre scuole finaliste: Petronio 1.839; Cartesio 1.819; Righi 1.736; Pagano 1.711; Cesaro Vesevus 1.644; Della Porta 1.643; Medi 1.503.
Da qualche anno alla costante ricerca della propria consacrazione, la World Cup, giocata a Roma per il 2018, ha riproposto numeri irrisori, in termine di partecipazione, e degni di una profonda riflessione: è una manifestazione snobbata dai più? o non vi sono i numeri, in termine di categorie, per incrementarne la partecipazione? Un dilemma “amletico” che trova fondamento, forse, in entrambi i quesiti e che, magari, troverà soluzione o spiegazione, speriamo, nel prossimo futuro. Nel mentre, almeno a leggere i dati delle qualifiche, i soliti noti del Delirium (Radi, Fiorentino e Pongolini) hanno passeggiato (tutti con score over 1.700), un po come le Big della Serie A nelle amichevoli estive, quando affrontano le squadre dilettantistiche. In questo scenario, agli altri non resta che rimboccarsi le maniche e mettersi all’inseguimento dei primi, come nel caso di Federico Rossi, degli All Star, che ha provato a far pesare il proprio grado di … senatore, inserendosi nella corsa al titolo, nel mezzo di un gruppetto di “giovincelli”, che includeva, oltre ai tre su citati, anche Emanuele Camponesco degli Strokers. Il pluricampione toscano, rimasto in scia nel primo set di 8 partite (1.691), ha assestato la zampata vincente nel corso delle ultime due di semifinale. Partito subito bene (450 nelle prime due), Rossi ha approfittato del crollo clamoroso di uno dei favoriti (Tommaso Radi: 170-179-167-174), lasciandoselo alle spalle e agganciando il terzo posto, ultimo utile per giocarsela nel roll off alla pari. Nel primo scontro diretto, contro Pongolini, il match si è mantenuto equilibrato a lungo, prima di pendere dalla parte del toscano: 191-238 vs 183-213, mentre in quello per il titolo, contro Fiorentino, è stato a senso unico, con il bimane potentino in totale controllo del match: 472-406. Nel femminile, i cui numeri avevano la consistenza di una cena fra amici (18!), il copione sembrava quasi già scritto. Una sorta di formalità per vedere chi l’avrebbe spuntata fra le azzurre, “Made in Palermo”, Giada Di Martino ed Helga Di Benedetto. La prima si è confermata alla grande, risultando l’unica ad andare sopra i 200 (1.652) in qualificazione ed in grado di gestire il vantaggio in semifinale. La seconda, invece, per una volta, ha nettamente deluso le aspettative, centrando la qualificazione … per numero, con un ritardo dalle prime che le ha complicato la “remuntada” (-57 dal terzo posto). Delusione, però, non solo per la Di Benedetto. La veterana Alessandra Morra, del King di Torino, infatti, ha visto sfumare in semifinale quanto di buono costruito in qualificazione. Alla piemontese ha fatto da contraltare l’euforia della Melania Rossi, che ha provato a far pesare il fattore campo, mantenendosi costantemente nella scia della prima classificata e riuscendo, brillantemente, a recuperare anche contro la Buzzelli (167-218 vs 180-189), nel primo match di finale. In quello per il titolo, invece, le è bastato controllare l’avversaria (Di Martino), mai realmente in partita: 394-330. Ultima nota, degna di menzione, è per il brillante servizio “online” offerto dal Centro Bowling ospitante, con le riprese della finale abbinate agli score. Nella speranza che possa divenire prassi e non valore aggiunto in breve tempo.