Si chiude, in anticipo, l’avventura mondiale d’oltreoceano per le nostre due rappresentative, impegnate, per giorni, sulle ostiche piste di Las Vegas. Dalla trasferta americana, di certo, non ci si aspettava di tornare con qualche medaglia (ma il tris, con un diverso finale nella prima serie, lo avrei proprio voluto vedere), quanto con un mattoncino in più da aggiungere alla crescita sportiva e mentale di un gruppo ormai consolidato, specie nel maschile, dove il navigato Marco Reviglio ha portato a casa un onorevole 203 di media e dove il giovane Nicola Pongolini, per un po, ha accarezzato l’idea di centrare la qualificazione al master. Il lato sportivo è stato messo a dura prova, dalla scelta di un condizionamento che ha creato non pochi problemi anche ai giocatori che, del bowling, ne fanno il proprio mestiere. Ed, in effetti, sui media internazionali, si sono susseguite, diciamo, critiche e dibattiti rispetto ad altri “pattern” adottati in altre competizioni. Questo non vuole essere certamente un alibi, da servire ai nostri giocatori, ma a guardar le classifiche, maschili e femminili, è possibile vedere che molte sono state le vittime eccellenti. Nomi e cognomi che abbiamo imparato a conoscere, perchè primi nelle classifiche europee. Eh già! Ma qui siamo al mondiale, cari amici, ed allora vuoi vedere che … non sempre l’erba del vicino è più verde? O meglio, dipende dal vicino a cui fai riferimento per capire quanto lo è? Al mondiale la scena se la son presa i giocatori, dai nomi improponibili, che di solito non vedi, che non frequenti, che magari non so belli neanche dal punto di vista stilistico o della strategia, ma so efficaci assai: gli asiatici, che sono apparsi molto a loro agio, con il loro stile, su questo pattern; Giappone, Korea, Malesia, Indonesia, Taipei, Singapore, Hong Kong, nel maschile come nel femminile hanno sempre “bazzicato” il podio, lasciando poco spazio alle “europee” nordiche (in attesa delle ultime medaglie).  E allora il bello di questo mondiale è stato anche questo, averci aperto una finestra su una realtà fortemente in espansione, una realtà da cui possibilmente prendere spunto per continuare a crescere, certo con le dovute proporzioni, perchè ne manca di strada per arrivare al circuito mediatico di cui gode il movimento asiatico. Ma per una volta potrebbe essere interessante che fossimo noi a copiare loro in qualcosa!

Ancora una vittoria per la capolista Spicchi d’Autore che batte 4-0 la FB e mantiene a distanza la prima inseguitrice, il Pub Ten, vincente con lo stesso punteggio su Caldarelli. Vince e convince anche la Melluso, che liquida il Caffè Borbone e si rilancia in piena zona play off. Il team di Quaranta ha giocato una serie da 2.460 birilli dimostrando di poter concorrere a pieno titolo nella corsa al primo girone. Corsa che vede fuori, al momento, la FB, incappata in una pesante sconfitta contro la capolista. Adesso sono 3 i punti di ritardo dal sesto posto per il team di Di Prisco. Cede un punto la Ricola, all’Ottica Pascotto, così come l’Axioma che soffre non poco contro una grintosa, quanto sfortunata, Old Friends. La 1926, infine, batte Archè 3-1, cui non basta il 660 di Ciro Autiero, e sale al settimo posto, a -2 dalla Melluso che la precede.

Ci era andato vicino qualche tempo fa Emanuele Camponesco, degli Strokers, raccogliendo elogi, fuori pista, dopo un suo buon piazzamento. Oggi, invece, oltre agli elogi si è portato a casa anche il titolo del 1° Memorial Roberto Bertaso. Primo in qualificazione con un personale di 1.888 birilli, di una spanna, anzi due, su Davide Spagnoli (1.886), il giovane atleta ha saputo confermarsi anche in semifinale, dove ha chiuso al quarto posto con 1.711, +1 rispetto a Federico Allegro. Un piazzamento che gli è valso l’accesso ai match play, dove, tuttavia, i favori del pronostico pendevano dalla parte di Pier Fanizza. Il mancino dei Cobra si era classificato nono in qualificazione, ma aveva dominato la semifinale. Tuttavia, come spesso accade, i pronostici sono fatti per essere smentiti e senza alcun timore reverenziale, il giovane “strokers” ha passato il turno, andando ad incrociare Enrico Gasparotto dei Tiger, che, a sua volta, aveva battuto di 1 birillo, in una brutta finale, Varnavicius dei Thunder Team. Il match per il titolo non ha avuto storia: 469-361 per Camponesco che chiude la stagione regolare nel miglior modo possibile.

Ultimo appuntamento di stagione, a Palermo, per il circuito ranking, caratterizzato non certo da una gran partecipazione. La Sicilia, come il resto del Sud, infatti, non solo paga dazio per un numero non rilevante di partecipanti attivi, ma anche una logistica scomoda ed impegnativa per coloro che vorrebbero prendervi parte. Orfano di tre possibili protagonisti, impegnati con la nazionale al mondiale a Las Vegas, ci ha pensato “Giovannino” D’Astolfi ha metterci un po di pepe. Partito decisamente male (155) in qualificazione, l’atleta di casa ha saputo mantenere alta la concentrazione, chiudendo al primo posto con un personale di 1.398 birilli, su cui pesano decisamente le ultime due partite: 268 – 278. Alle sue spalle si sono piazzati Caravello (1.375) e Caruso (quello buono ndr) con 1.345 birilli, mentre Roberto Sottile, con 1.242, è stato l’ultimo a centrare la qualificazione alla semifinale. Il portacolori del Bowling & Games ci deve aver pensato alla bontà del detto … “gli ultimi saranno i primi”, visto che anche in semifinale  era riuscito ad assestare una zampata vincente (1.297). Purtroppo, per lui, ha dovuto, poi, fare i conti con la cruda realtà che lo ha visto impantanarsi a ridosso del podio nel corso del round robin finale. Un round robin che vedeva arrivare carico a dovere proprio il capofila delle qualificazioni (1.237), ma mai quanto il “vero” padrone di casa “Franz” Bellomonte. Il cannibale del Crackerjack, dopo aver chiuso al quarto posto le qualificazioni (1.322) e vinto di misura la semifinale (+1 su Sottile), ha gestito, poi, il vantaggio di +49, nell’ultimo step, su Valerio Scalisi del Bowling &  Games, portando a casa un titolo che di certo, non solo per lui, aveva un valore morale superiore oltre che sportivo.

L’organizzazione, sentite le parti interessate, ha operato con anticipo, rispetto a quanto comunicato precedentemente, la variazione della quota iscrizione, che viene fissata in 35,00 a giocatore pro e 20,00 per giocatore amatore. Di conseguenza anche il montepremi viene ridisegnato ed è disponibile all’interno della pagina dedicata al torneo. Le iscrizioni si apriranno la prossima settimana. Si ricorda che per i giocatori amatori sono stati predisposti i primi due turni di gioco. Per ogni altra informazione contattare Stefano Coppa

Quarta vittoria per lo Spicchi d’Autore che, tuttavia, vede avvicinarsi il duo Pub Ten – Caffè Borbone, entrambe vincenti per 4-0 contro Archè e Caldarelli, e adesso a -1. Continua la striscia positiva della Ricola, che batte agilmente 4-0 gli Old Friends, mentre nel big match della serata, fra FB ed Axioma, è il team di Antonio Di Prisco a prevalere per 3-1, dopo essere stato sotto 0-1. Con i 3 punti la squadra di patron Biagio Ferrante si porta, ora, in zona play off. Vittoria importante anche per la Melluso, contro il 1926. Con i 3 punti e tanti rimpianti la squadra di Carlo Quaranta è adesso settima ad un solo punto dalla zona qualificazione.

Si chiude, in Veneto, la stagione federale 2017 , con gli ultimi titoli, tricolore, assegnati nel Campionato di Tris ed Associazione Sportiva. Stilare un resoconto di una manifestazione tanto articolata, dato il format e le categorie presenti, è sempre cosa ardua. Tanti i nomi da menzionare, così come le foto da scegliere, i duelli, gli aneddoti e anche qualche rimpianto … forse. Ma andiamo con ordine: il primo dato che emerge, a spulciare le classifiche, è indubbiamente il “fattore campo”, fatto valere dal Team Castelfranco che, con un vantaggio di +15 sul Delirium, ha portato a casa il titolo nel massimo girone maschile. Ci avevano provato gli emiliani a rovinare la festa alla squadra veneta, con l’ennesima serie top (1290) di Nicola Pongolini, ma a bilanciare i conti ci ha, poi, pensato Renato Bortolon (1265). Sul titolo, senza nulla togliere ai compagni di viaggio, più che la serie personale di certo ha pesato, ed in maniera determinante, visto l’esiguo vantaggio, il 269 alla sesta partita! La squadra di Castelfranco, inoltre, a coronamento di un week end brillante, avrà modo di aggiungere, al proprio palmares, anche due argenti: nella specialità squadra e nell’associazione sportiva, mentre la massima riconoscenza del girone andrà ai Cobra di Milano. Sempre in tema di duelli, va sottolineato il finale palpitante nel girone femminile. Una corsa a tre, al titolo, che ha visto prevalere il Red & Black di Asti, con un +33 rispetto ai King di Torino e +63 sul Nuovo Mondo. Anche su questa medaglia, la firma di una giocatrice in particolare: Ambra Bonciolini (1287), prima riserva azzurra per i prossimi mondiali a Las Vegas. Per lei l’amletico dilemma: meglio lo scudetto o il mondiale?. Il King della Morra, invece, l’eventuale rimpianto per il titolo sfumato lo ha colmato con quello più prestigioso, portando a casa anche un argento nella squadra. Infine, nel girone maschile “minore”, vittoria del Nuovo Mondo, che farà il paio col titolo per associazione sportiva unito ad un argento nella squadra. Il team vicentino ha tenuto a distanza (+52) il K2 Extreme e più agilmente (+88) il Cobra. Per “par condicio” anche in questo girone abbiamo un nome da sottolineare. Quello del capitano Beppe Marchese, che emerge sia nel dato statistico della singola prestazione nel tris (1240) sia con un curioso aneddoto. Anche nel 2014, a Pontecagnano, arrivò al titolo di A.S., e poichè nelle due edizioni successive, si giocò a girone unico, si può a giusta ragione parlare di una doppietta. Per la serie … dal Sud al Nord un tricolore senza confini.

Si informano tutti i giocatori ed ospiti che, a far data da Lunedì 20 Novembre, è necessario liberare gli spogliatoi da ogni tipologia di borsa per permettere al Centro di procedere a dei lavori di completamento dell’area. Si ricorda, inoltre, che tali locali possono ospitare effetti personali dei soci e dei clienti per il tempo necessario della loro permanenza nel bowling. Altresì, da Lunedì 27 gli spogliatoi saranno liberati forzatamente delle borse, che saranno custodite, per un massimo di 10 giorni, in altro locale. Si confida nella massima collaborazione di tutti per evitare spiacevoli disguidi.

Nella terza giornata di campionato, vittoria pesante per il 1926, che ferma la FB e si rilancia in classifica. In vetta, invece, continua la marcia della capolista Spicchi d’Autore, grazie anche alla terza serie top di Mauro Migliaccio (693). Per il team di Peppe Cuomo, grazie al poker rifilato ad Archè, il vantaggio sul terzetto che insegue sale a +2. Pub Ten, Axioma e Caffè Borbone sono le più vicine avversarie. Tutte vincenti, ma solo il Pub Ten è riuscito a fare bottino pieno (contro Old Friends), mentre Axioma e Caffè Borbone hanno dovuto cedere un punto. Vince la Ricola (contro la Melluso), mentre per Caldarelli è ancora notte fonda.

64 nazionali maschili e 54 femminili presenti ad Hermosillo (Messico) per la 53° edizione della World Cup, massima competizione mondiale del “circus” a 10 birilli. Non sono arrivate, purtroppo, medaglie dai nostri portacolori, Nicola Pongolini e Melania Rossi, ma si è percepita una certa vivacità nel gioco che porterà, sicuramente, a traguardi importanti nel breve medio periodo. A tal proposito, qualcuno ricorderà, nella stagione calcistica 1991 – 1992, che il tecnico interista, Corrado Orrico, salì alla ribalta delle cronache … goliardiche, per una sua affermazione: “il gioco c’è … i risultati verranno”. Tutto ciò, sfortuna per lui, prima di essere esonerato o comunque indirizzato alle dimissioni, al termine del girone d’andata. Ecco, assumendo l’accezione positiva di questa frase, dopo i successi recenti di Fiorentino, siamo certi che questa generazione di ragazzi, talentuosi, potrà regalarci ulteriori momenti di passione, entusiasmo e felicità. Tutti noi, infatti, abbiamo seguito lo streaming o il live score in questa settimana, facendo il tifo a distanza per la Melania, impegnata, partita dopo partita, ad attaccare il “cut” per centrare la qualificazione o gioendo per l’eccezionale serie di Nicola, quinto in classifica, con solo 7 delle 24 partite disputate sotto i 200. Se l’atleta laziale (24°) aveva più di qualche attenuante per “tirarsi” la volata alla Top8, visto il divario fra le prime, guidate dalla svedese Wegner (con un “300” alla seconda partita e due sole partite sotto i 200: un doppio 192! ed una media di 227.), per “Pongo” si sperava in qualcosa di più del suo più che onorevole 11° posto finale. Anche per lui, tuttavia, vogliamo trovare delle attenuanti: ci piace pensare, infatti, che, impegnato nel suo gioco, a marcare da vicino gli scandinavi, che troppo spesso ci relegano nelle retrovie in europa, abbia perso di vista quelli che poi si sono rivelati gli ammazza campionato: i paesi asiatici e sudamericani. Nella Top4, infatti, a giocarsi le medaglie si son trovati Venezuela, Malesia, USA e Colombia, nel maschile, e Svezia, Colombia, Filippine e Malesia, nel femminile. Che oltre i confini del vecchio continente siano un passo ancor più avanti? Importante, per il nostro movimento, è continuare a far crescere questi ragazzi e sostenerli sempre, perchè saranno loro, nei prossimi anni, i nostri rappresentanti, con buona pace per i senatori chiamati a far da chioccia o da … coach. Anche dal loro entusiasmo si comprende che la via intrapresa è quella giusta … e si sa, il tempo è galantuomo.