Con la vittoria del De Sanctis si chiude l’edizione 2018 del Progetto Bowling & Scuola, che ha movimentato, nel suo complesso, circa 8.000 ragazzi. L’istituto partenopeo ha totalizzato 2.292 birilli, fra rappresentativa maschile e femminile, precedendo nettamente il Vittorio Emanuele II (2.172), che lo scorso anno aveva trionfato. Terzo posto per il Vittorio Veneto con 2.081. A seguire le altre scuole finaliste: Petronio 1.839; Cartesio 1.819; Righi 1.736; Pagano 1.711; Cesaro Vesevus 1.644; Della Porta 1.643; Medi 1.503.
Da qualche anno alla costante ricerca della propria consacrazione, la World Cup, giocata a Roma per il 2018, ha riproposto numeri irrisori, in termine di partecipazione, e degni di una profonda riflessione: è una manifestazione snobbata dai più? o non vi sono i numeri, in termine di categorie, per incrementarne la partecipazione? Un dilemma “amletico” che trova fondamento, forse, in entrambi i quesiti e che, magari, troverà soluzione o spiegazione, speriamo, nel prossimo futuro. Nel mentre, almeno a leggere i dati delle qualifiche, i soliti noti del Delirium (Radi, Fiorentino e Pongolini) hanno passeggiato (tutti con score over 1.700), un po come le Big della Serie A nelle amichevoli estive, quando affrontano le squadre dilettantistiche. In questo scenario, agli altri non resta che rimboccarsi le maniche e mettersi all’inseguimento dei primi, come nel caso di Federico Rossi, degli All Star, che ha provato a far pesare il proprio grado di … senatore, inserendosi nella corsa al titolo, nel mezzo di un gruppetto di “giovincelli”, che includeva, oltre ai tre su citati, anche Emanuele Camponesco degli Strokers. Il pluricampione toscano, rimasto in scia nel primo set di 8 partite (1.691), ha assestato la zampata vincente nel corso delle ultime due di semifinale. Partito subito bene (450 nelle prime due), Rossi ha approfittato del crollo clamoroso di uno dei favoriti (Tommaso Radi: 170-179-167-174), lasciandoselo alle spalle e agganciando il terzo posto, ultimo utile per giocarsela nel roll off alla pari. Nel primo scontro diretto, contro Pongolini, il match si è mantenuto equilibrato a lungo, prima di pendere dalla parte del toscano: 191-238 vs 183-213, mentre in quello per il titolo, contro Fiorentino, è stato a senso unico, con il bimane potentino in totale controllo del match: 472-406. Nel femminile, i cui numeri avevano la consistenza di una cena fra amici (18!), il copione sembrava quasi già scritto. Una sorta di formalità per vedere chi l’avrebbe spuntata fra le azzurre, “Made in Palermo”, Giada Di Martino ed Helga Di Benedetto. La prima si è confermata alla grande, risultando l’unica ad andare sopra i 200 (1.652) in qualificazione ed in grado di gestire il vantaggio in semifinale. La seconda, invece, per una volta, ha nettamente deluso le aspettative, centrando la qualificazione … per numero, con un ritardo dalle prime che le ha complicato la “remuntada” (-57 dal terzo posto). Delusione, però, non solo per la Di Benedetto. La veterana Alessandra Morra, del King di Torino, infatti, ha visto sfumare in semifinale quanto di buono costruito in qualificazione. Alla piemontese ha fatto da contraltare l’euforia della Melania Rossi, che ha provato a far pesare il fattore campo, mantenendosi costantemente nella scia della prima classificata e riuscendo, brillantemente, a recuperare anche contro la Buzzelli (167-218 vs 180-189), nel primo match di finale. In quello per il titolo, invece, le è bastato controllare l’avversaria (Di Martino), mai realmente in partita: 394-330. Ultima nota, degna di menzione, è per il brillante servizio “online” offerto dal Centro Bowling ospitante, con le riprese della finale abbinate agli score. Nella speranza che possa divenire prassi e non valore aggiunto in breve tempo.
Doppio turno di campionato, lunedì e martedì, e classifica rivoltata come un calzino, almeno nel girone A. Crolla in maniera netta la FB, che incassa un solo punto, sugli otto in palio, e scende, addirittura, di due posizioni, dietro allo Spicchi d’Autore, che la precede di 0.5 punti, e la nuova capolista, il Caffè Borbone (-5). La formazione di Armando Oliva, procede spedita incurante degli avversari, con 8 punti incassati fra FB e Ricola, sconfitte, entrambe, in maniera netta. Al giro di boa il vantaggio e +5 sulle prime due inseguitrici e quasi +11 sulla Ricola, altra squadra sprofondata in una crisi di risultati senza pari. Axioma e Pub Ten, invece, hanno colto a metà la chance del doppio turno, per rilanciarsi, e rimangono attardate. Nel girone B, l’Old Friends mantiene la testa con un vantaggio di +2 sul 1926, rilanciatosi in classifica. Melluso segue a ruota (-3 dalla vetta e -1 dal secondo posto), con alle spalle Caldarelli, Archè ed Ottica Pascotto, fanalino di coda. La classifica, tuttavia, resta ancora corta con 5 squadre in 5 punti, lasciando aperti tutti i possibili pronostici.
Grazie ad una prestazione maiuscola della squadra femminile (840), la Tito Minniti si aggiudica la 19° edizione del Progetto Bowling & Scuola, con uno score totale di 1.668 birilli. Secondo gradino del podio per la Maiuri Napoli (1.625), mentre la Tito Livio, campione uscente, si classifica terza con 1.582. Al team di Largo Ferrandina non è bastata una serie da 908 birilli del team maschile per confermare il titolo dello scorso anno. Nei singoli, con score in media sotto i 200, da segnalare la Giacomardo della Maiuri con 200 (miglior score femminile) e De Marchi, sempre della Maiuri, con 239 (miglior score maschile). Finale, sotto il punto di vista, organizzativo impeccabile, sia nei tempi sia nel comportamento dei ragazzi. Un dato sottolineato anche dall’Assessore allo sport del Comune di Napoli, Dott. Borrelli, intervenuto per la premiazione.
Si informa, che nella sezione dedicata del Torneo, è disponibile il file del condizionamento scelto dall’organizzazione.
Proseguono a buon ritmo (66) le prenotazioni per la tappa 500 del Memorial Cirillo, in programma dal 30 Maggio al 03 Giugno 2018. Ultimo turno di sabato già completo da qualche giorno. Gettonati anche quello del mattino e i due serali di giovedì 31/5 e venerdì 01/6. Nel corso della prossima settimana, inoltre, sarà reso pubblico il grafico del condizionamento scelto dall’organizzazione. Nella pagina dedicata, oltre a tutte le news, è disponibile la lista degli attuali partecipanti.
Sono in corso di svolgimento le semifinali per le scuole medie inferiori, che dovranno definire le 10 formazioni finaliste, impegnate Mercoledì 16 Maggio ore 09.00 (tassativo). Quando sono state giocate 4 delle 5 giornate previste, le scuole qualificate sono: Iovino, De Curtis, Livio, Minniti, Maiuri, Don Bosco, Giampietro, Leopardi. Si ricorda che le formazioni dovranno essere composte, rigorosamente, da 5 maschi e 5 femmine e che non sono previste le riserve.
Concluse le selezioni di semifinale, che hanno definito le 10 scuole medie superiori finaliste per l’anno 2018: Cartesio, Medi, Petronio, Righi, Vittorio Emanuele II, Pagano, De Sanctis, Della Porta, Vittorio Veneto e Cesaro. Per tutti appuntamento è fissato per Lunedì 21 Maggio ore 09.00. Si ricorda, inoltre, che le formazioni dovranno essere composte, rigorosamente, da 5 maschi e 5 femmine e che non sono previste le riserve.
Riparte da dove si era fermata … la FB. Due settimane fa l’avevamo lasciata vincente per 3-1 ed alla ripresa delle “ostilità” si è confermata, col medesimo risultato, nel delicato derby con la Ricola, che, dal canto suo, prosegue il suo passo a braccetto con lo Spicchi d’Autore, anch’esso sconfitto da un’Axioma “sopra le righe” (2649). Con la capolista in fuga (+2) e la classifica spaccata in due tronconi, solo il Caffè Borbone fa passi importanti consolidando la seconda posizione. Nel girone B, l’Old Friends torna alla vittoria e mantiene la testa della classifica con un vantaggio di +2 sulla coppia Melluso (sconfitta proprio dalla capolista) ed Archè (poker al 1926). La classifica del girone è ancora molto corta, con le 6 squadre chiuse in 5 punti. La prossima settimana doppio turno di gioco, che di fatto chiuderà il girone d’andata.
Circa 540 km dividono, in linea d’aria, Roma e Biella, palcoscenici della doppia tappa 500 del Tour Italiano, specialità Tris. Realtà diverse, le due, con esperienze diverse (esordio di specialità per il Lazio; edizione numero 21 per i Piemontesi), numeri diversi (35 formazioni nel Lazio e 52 in Piemonte), medie diverse, anche se per entrambi sopra i 200, ma con un solo filo conduttore: la spensieratezza di puntare il titolo senza il pressing dei “soliti noti”. A Roma si è assistito ad un dominio pressochè locale, con solo 3 formazioni “estere” in grado di imbastire una sorta di blitz. Un’operazione giunta quasi a buon fine, visto che, al termine dei gironi di finale, l’AS Strokers ed il Bc Salerno sono arrivati a giocarsi il podio. I primi si son trovati di fronte la formazione de Le Privè, guidata da un Pier Paolo De Filippi in forma “Champions”. L’atleta romano, reduce dal secondo posto al Campionato Italiano di Doppio, non ha sbagliato praticamente nulla, chiudendo solo due partite, sulle 12 giocate, sotto i 200 (ed in entrambi i casi ininfluenti ai fini del risultato finale). Lo score è stato abbastanza netto (622-584), per il Le Privè, nonostante il giovane Camponesco abbia cercato costantemente di arginare l’avversario. Sconfitta anche per l’altra formazione, diciamo, infiltrata: nel match per il bronzo, infatti, il Bc Salerno è stato sconfitto dalla Flaminia (586-536), pagando dazio, caro ed amaro, per il passaggio a vuoto di Carmine Postiglione (136). A Biella, il blitz è pienamente riuscito al Real Team di Torino, che, in finale, ha messo dietro il Cobra di Alessandro Del Carmine, che aveva dominato le qualificazioni con uno score di 3.919. La formazione piemontese, partita dal quinto posto, ha indubbiamente beneficiato del doppio colpo (277 e 279) assestato da Bruno Baravaglio alla prima e quinta partita di finale. Un allungo energico che le ha permesso di gestire, specie nel finale di gara, un vantaggio importante (+93), mentre il Cobra era impegnato a difendere la propria posizione, la seconda, dall’attacco dei Black Panthers, arrivati ad un passo (-8) dal miracolo. Al di la del passaggio a “vuoto” alla quarta partita (168), sul tabellino finale, infatti, ha finito col pesare il 188, dell’ultima partita, di Graziano Pachera, che ha vanificato lo sforzo dei compagni Allegro (219) e Cecchini (231). Per Pachera, siamo sicuri, grande amarezza, considerato il più che pregevole torneo disputato (1301 e 1190), ma anche grande esperienza per ripartire più forte che mai alla prima occasione.